Tra gli effetti della digitalizzazione della musica e la conseguente crisi dell'industra discografica troviamo due tendenze apparentemente apposte ma in realtà unite da un unico comune denominatore.
Da una parte il drastico calo delle vendite del CD ha favorito la riscoperta del Vinile. Anche se, parlare di riscoperta, non è del tutto corretto, trattandosi di un prodotto che non si è mai estinto del tutto, possiamo dire che ha circoscritto il suo interesse ad un pubblico ridotto, di appassionati del settore.
Alcuni sociologi hanno osservato che il primo sintomo di una società in crisi è la nostalgia, in linea generale dell’epoca precedente a quella di appartenenza. Questa vena nostalgica, se così possiamo definirla, a quanto pare ha investito anche il settore musicale, tanto che negli ultimi anni abbiamo assistito ad una rinascita del vinile in una nuova veste, in cui acquista valore non solo come prodotto che rende fruibile la musica, offrendo il plus di un ascolto in analogico piuttosto che in digitale, ma anche e soprattutto come oggetto in sé, come opera fisica da possedere e, in molti casi esporre. L’acquisto e il possesso di un vinile non significa smettere di ascoltare il contenuto in questione su differenti piattaforme digitali, spesso fornite anche insieme lo stesso prodotto analogico.
Dall’altra parte anche il CD ha visto un moltiplicarsi di formati sempre più personalizzati e particolari lontani anni luce dal classico e super-eocnomico jawelbox in plastica, sicuramente comodo ma ormai poco attraente come articolo da possedere. Per il CD vale lo stesso discorso del suo predecessore. Il prodotto in sé, se differenziato dai formati classici e arricchito da caratteristiche estetiche particolari, può divenire un oggetto da collezione, che si possiede per il gusto stesso di possederlo. Ci troviamo nella condizione in cui il CD, come il vinile, si trasformano in prodotti di merchandising più che in supporti fonografici per l'ascolto della musica.
C’è un terzo effetto strettamente legato ai due precedenti ed è il peso sempre più determinante dei gadget come strumenti promozionali e di rafforzamento del brand dell’artista. Uno su tutti le t-shirt. Nella stragrande maggioranza la grafica è strettamente legata a quella dei CD o dei vinili, a seconda del caso. Anche i poster, seppur in forma minore, stanno diventando gadget sempre più richiesto dal pubblico.
Ragionando su questi presupposti ci è parso ovvio che la soluzione fosse tentare di trasformare questi oggetti comunemente inseriti all'interno del "classico merchandising" in vere e proprie "opere d'arte" dando loro un valore aggiunto, una nuova vita, una nuova collocazione nel mercato discografico e non solo; questa innovazione consentirebbe al prodotto di trovare spazio in diversi circuiti di vendita culturale, trasformandosi in un articolo multiforme.
Sarà possibile quindi che un CD entri a far parte del catalogo di un punto commerciale che si occupa della vendita di prodotti strettamente legati all'arte, alla pittura, al designer. Questa intuizione è stata la naturale evoluzione della nostra struttura, la filosofia di MArteLabel trasmessa in oggetto fisico. Un prodotto eclettico che sia sì fruitore di musica ma che abbracci anche concettualmente l'arte, la pittura, il designer. Significa offrire maggiori possibilità di vendita in un momento in cui il mercato discografico appare del tutto saturo.
In questo contesto si inserisce il nostro servizio gestito in collaborazione con MyTemplArt.com che ha brevettato un esclusivo sistema di archiviazione e certificazione delle opere d'arte.
Cosa significa certificare un'opera?
Il problema dell’autenticità di un’opera è una questione fondamentale nell’ambito del mercato dell’arte in quanto ogni opera o bene artistico, oltre a possedere un intrinseco valore estetico, ha una sua precisa valenza economica, che dipende direttamente dal certificato di autenticità dell’opera stessa, elemento essenziale per i contratti di compravendita.
Dietro la copertina e il packaging di un CD, di un VINILE o un poster e una t-shirt ci sono sempre uno o più creativi e professionisti (grafico, fotografo, illustratore) ma e il risultato finale è comunque un'opera d'arte unica che in quanto tale, secondo noi, va valorizzata in un mercato discografico sempre più postmoderno e artigianale piuttosto che industriale.
Una regola fondamentale nel mercato dell’arte è quella secondo cui chi vende l'opera deve garantirne l'autenticità: l'acquirente di un'opera d'arte è infatti tenuto a richiedere al momento dell'acquisto il certificato di autenticità dell'opera e il venditore è obbligato a fornire tale certificazione.
Noi pensiamo che questo sistema si possa applicare anche al mercato discografico certificando un numero limitato di copie (da 10 a 30) per ogni produzione con un sistema innovativo brevettato da MyTemplArt e applicato alla musica in esclusiva con MArteLabel.
Perchè certificare un disco o un vinile come opera d'arte?
A volte le migliori risposte si trovano ponendosi altre domande e in questo caso, ribattiamo chiedendovi/ci: perché oggi qualcuno dovrebbe voler acquistare un disco o un vinile? Perché acquistare un supporto fisico quando è possibile ascoltare la musica sempre e ovunque grazie a Youtube o alle varie piattaforme di streaming digitale? La musica, infine, può anche essere acquistata per poi essere trasferita in uno dei tanti supporti per l'ascolto come lettori MP3, telefoni cellulari, tablet, penne USB.
A queste riflessioni e sopraggiunta una consapevolezza. Oggi un pubblico sempre più vasto, non solo di collezionisti, è interessato ad acquistare un prodotto che non sia solo un supporto fonografico, ma un oggetto che renda unica l’esperienza del possesso, che sia piacevole al tatto, alla vista. Oggi il pubblico vuole acquistare un’emozione. L’acquisto di un CD o di un vinile è una pratica che fortunatamente ancora sussiste. I motivi sono differenti e di notevole importanza. C'è la voglia da parte dei fan di sostenere l’artista (crowdfunding) oppure il desiderio di possedere il "feticcio" (quasi sempre dopo l'esperienza di un concerto). Gli appassionati di musica, i puristi del suono, quelli che ancora conservano i CD sulle mensole accanto allo stereo, quelli lì per fortuna ancora esistono.
Noi crediamo che ci sia una buona fetta di mercato interessata all'acquisto di un'opera d'arte musicale a 360°. Attraverso la certificazione dell' OPERA DISCO, MArteLabel vuole offrire un nuovo punto di vista inedito dove l'artwork rappresenta la parte che da maggior valore all'opera d'arte musicale diventando protagonista nella pratica di acquisto di un CD o di un vinile.
Negli anni i collezionisti di vinili hanno sempre commerciato opere speciali o limitate, non vi stiamo certo a dire che siamo noi gli inventori di questa pratica ma con la certificazione dell'opera legata alla firma e alla numerazione in quantità limitata della stessa daremo un valore aggiunto che non trova precedenti finora.
Acquistare un'opera certificata oggi con pochi euro può rivelarsi un investimento per il futuro quando la band o lo stesso artista che ha realizzato la copertina e l’impianto grafico avranno avuto successo o saranno diventati cult. Non è possibile prevedere il successo di un artista ma la sensibilità e l'intuito dell'acquirente possono fare la differenza.
La novità e l'unicità del nostro servizio
La novità del nostro servizio sta nel fatto che ogni CD, vinile, t- shirt o poster diventa un'opera unica e certificata di maggior valore rispetto da un qualsiasi articolo replicato industrialmente. Le opere saranno in versione limitata (numerate da 1 a 30) e firmate dall’artista e, infine, firma e numero saranno certificate tramite un QRcode, un sistema digitale brevettato da MyTemplArt e saranno archiviate su un cloud. La tiratura prevista sarà limitata e non modificabile. Quella di MArteLabel in collaborazione con MyTemplArt sarà la prima certificazione di opere musicali in Italia e al Mondo.
Perché la certificazione?
È una risposta all'abbassamento del valore commerciale del disco. E' un modo per dire e ribadire che ogni opera musicale è un opera unica al mondo che ha un valore inestimabile che può essere però acquistato con pochi soldi. .
Come avviene la certificazione?
Attraverso un sistema innovativo brevettato per la certificazione elettronica dell’autentica delle opere in collaborazione con Mytemplart.
Attraverso il QrCode si potrà verificare in tempo reale chi ha rilasciato l’autentica, verificando i dati riferiti all’opera e all’artista.
Quali vantaggi?
La sicurezza che l'opera acquisisca maggior valore nel tempo in quanto rappresenta una delle poche opere certificate al mondo. Certificare l'opera è il miglior investimento per la tutela del suo valore. Acquistare un'opera certificata, a fronte di una spesa minima, significa entrare in possesso di un opera che potrà avere un grande valore domani.
Come funziona la certificazione?
Ad oggi non esiste al mondo un' ente certificatore ufficiale per le opere d'arte. Questa pratica, infatti, è sempre stata un'operazione fatta dagli artisti stessi o dalle gallerie. Si è sempre accompagnato all'opera un certificato scritto e firmato dall'autore. Questo sistema ovviamente ha diverse falle, una su tutte la falsificazione dei certificati.
MyTemplArt riempie questo buco normativo brevettando un sistema per rendere più sicuro l'atto di certificazione attraverso un App e soprattutto un QR Code geolocalizzato realizzato con un materiale che si autodistrugge se qualcuno tenta di staccarlo. Il sito di MyTemplArte è un archivio di opere d'arte in cui sono presenti tutte le informazioni riguardanti l'opera.
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